BIO
Nasce a Casablanca (Marocco) nel 1982. Emigrato all’età di tre anni in Italia con la famiglia, cresce nelle Marche, in provincia di Ancona. Da bambino ascolta dischi e cassette che il padre, commerciante, vende nei mercati. Inizia a conoscere generi e stili musicali avvicinandosi già a 12 anni, alla lirica dei canti corali latini e gospel. Con gli anni dell’università, oltre a riempire il passaporto di timbri che gli hanno consentito di affinare la conoscenza delle lingue, Italiana, Araba, Inglese, Francese e Spagnola, e’ arrivato il suo primo progetto solista “Spirit” (2013), e proseguito con il singolo “My Woman” (2015) un’ insieme di sonorità folk, reggae e soul che evidenziano le sue doti compositive e canore, la spontaneità di un personaggio trascinante e coinvolgente, che si esprime dal vivo accompagnato dalla band “The Shockolates”, sia in versione elettrica che in versione acustica un-plugged souk.

BE WISE – il nuovo singolo
Sulle sponde marocchine dell’Atlantico, nella magica Kasbah di Essaouira, già famosa negli anni ’60 come meta di artisti internazionali (Rolling Stones, Jimi Hendrix e tantissimi altri), prende vita il brano Be Wise. È questo il singolo che apre il nuovo progetto di Momo Said e della sua band (The Shockolates). L’idea si sviluppa durante un tour musicale in Marocco ed è ispirata dal desiderio di confrontarsi con le proprie origini e con differenti culture, riconoscere e ritrovare emozioni del passato che si fondono con la realtà fatta di antiche e nuove forme di espressione, nuovi volti, odori, sapori, suoni.
Questo mix di emozioni le ritroviamo nel brano Be Wise il cui messaggio è quello profondo e sincero di vivere tutto sulla propria pelle: la traduzione è molteplice e si amplia, invitandoci a ritrovare se stessi, a fare di ogni esperienza la nostra personale esperienza. Ogni ascolto aggiunge qualcosa al brano e ognuno quindi ne può dare una propria interpretazione.
Be Wise non è solo parole e melodia ma anche immagini: quelle tratte dal docu-film “Jimi Was There?…may be” con il quale il regista Lorenzo Bassano narra l’esperienza di Momo Said & the Shockolates in Marocco. La leggenda narra un Jimi Hendrix ispirato, sulla spiaggia di Diabat mentre compone “Castles Made of Sand”, e diventa un elemento capace di alimentare la fantasia di Momo Said & The Shockolates fino a concepire un tributo musicale al grande artista di Seattle.
Ipse Dixit:
“…un talento fresco che si spera di vedere ben coltivato…” (Internazionale)
“ …e qui sta il primo merito di Momo Said: debuttare con un disco europeo, cosmopolita… le canzoni poi mature, compiute, incise con ricchezza di ospiti…” (Rumore)
“… Soul Reggae, Funk e Folk in solare e riuscito assortimento! Li trovate nel sorprendente Spirit di Momo Said. Un marocchino cresciuto marchigiano che canta, e bene, in inglese. Alla faccia dei confini e dei passaporti…” (Alias / il Manifesto)
“… e’ un racconto che parte da lontano e che porta lontano, quello che vede protagonista il riccioluto song-writer Momo Said…” (il Fatto Quotidiano)
“… Momo Said & The Shockolates, 47 anni dopo sui luoghi di Jimi Hendrix” (TGCOM24)
“…Momo Said, però, è uno dei tanti germogli che stanno spuntando anche nella nostra nazione. Un villaggio globale, carico di suoni, di storie, di musiche. Senza confini, perché quelli possono fermare le persone e le cose, non certo le note..” (Michele Monina – Il Fatto Quotidiano)

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